Cosa è ecommerce
Introduzione al commercio elettronico
Quando un risparmiatore
italiano decide di affidare una parte dei suoi risparmi al mercato
azionario non ha solitamente gli strumenti per acquistare direttamente
le azioni che ha individuato. Il piccolo risparmiatore si rivolge di
norma a un fondo, alla propria banca o a una società di
intermediazione per ottenere la quantità di azioni
richiesta. Talvolta può richiedere l’acquisto a un
determinato prezzo e questo è uno dei pochi elementi di
flessibilità che gli sono concessi. Egli opera sul mercato
dei titoli azionari attraverso l’intervento di un
intermediario che esegue il lavoro per lui. L’intermediario
ha accesso pieno al mercato e vive delle commissioni derivanti dalle
operazioni di acquisto e di vendita compiute per i propri clienti.
Questo non è evidentemente un mercato elettronico. Per il
piccolo risparmiatore il commercio di titoli sulla piazza finanziaria
si svolge con tutte le forme di intermediazione e di comunicazione
tipiche del mercato tradizionale. Quando invece l’operatore
di una società autorizzata a fare trading alla Borsa di Milano
preme un tasto di conferma per l’acquisto di un titolo
quotato a Piazza Affari, lo fa solitamente da una scrivania di una
banca o di una finanziaria. Egli agisce stando davanti allo schermo di
un PC con una tastiera ed un mouse e le sue decisioni sono la
conseguenza delle informazioni che riceve e della
disponibilità segnalata dal mercato in un dato istante.
L’operatore può rispondere a un prezzo di acquisto
o di vendita proposto o può proporre egli stesso un prezzo
agli altri soggetti del mercato. Il mercato condivide la stessa rete di
acquisto e di vendita, la stessa classificazione dei prodotti, le
stesse norme di regolamentazione su cui vigilano le
autorità. Ad ogni click del mouse, l’operatore
telematico muove dei beni (le azioni) e dei soldi (il controvalore)
intestati da un soggetto a favore di un altro. Il tutto avviene in modo
integrato, in un ambiente in cui l’informazione,
l’incontro tra la domanda e l’offerta, la
transazione economica e “la consegna” della merce
avvengono sullo stesso mezzo. Questo è un vero mercato
elettronico. Il Commercio Elettronico non è quindi
un’idea nuova. Esso esiste da tempo e la borsa o i mercati
finanziari ne rappresentano gli esempi più illuminanti. Vi
sono poi diverse forme di pagamento elettronico di beni e servizi che
sono entrate nella consuetudine della nostra vita privata e
professionale. Esempi di acquisti e pagamenti effettuati a distanza
sono il telepass (o Fastpay) delle autostrade, il bancomat e le carte
di credito, la ricarica di una scheda di un telefono cellulare,
l’EDI. La novità del Commercio Elettronico dei
nostri giorni, quello di cui parleremo in questa pagina, è
che la Rete permette di creare un nuovo mercato in cui operare a fini
commerciali. Gli esempi dei sistemi di pagamento citati sopra si
riferiscono a tecnologie che hanno aumentato l’efficienza per
la gestione delle transazioni economiche. I beni vengono tuttavia
identificati e acquistati in modo tradizionale, nel mercato
tradizionale. Oggi, con la Rete, qualcosa è cambiato in modo
più profondo e radicale. Per fare incontrare la domanda e
l’offerta di beni e servizi abbiamo fino a poco tempo
fà utilizzato prevalentemente le forme di comunicazione
tradizionali: l’incontro interpersonale, le lettere, il
telefono. I PC ci sono serviti solo a supportare la gestione
dell’attività commerciale: calcolare e produrre
bilanci nella contabilità dell’ufficio, scrivere e
archiviare i contratti, gestire magazzino e produzione, incrociare i
dati. Oggi, invece, i PC ci servono per comunicare: attraverso di loro
noi raggiungiamo in un solo istante ogni angolo del pianeta e ci
mettiamo in comunicazione con altri computer o con altre persone che
lavorano dietro ai monitor. Ciò è possibile
perché quasi tutti i PC del mondo sono connessi tra loro
attraverso la rete Internet, e presto altri dispositivi si
aggiungeranno, a comporre il tessuto nervoso del nostro pianeta. Fino a
qualche anno fa i PC erano oggetti isolati e non si parlavano tra loro;
se lo facevano era per condividere risorse locali come una stampante,
un server di rete, il fax, uno scanner. Internet ha creato in pochi
anni una grande piazza dove ogni giorno le persone si incontrano,
scambiano informazioni e costruiscono relazioni: 150 milioni di persone
in un sola piazza! E’ evidente che da questo ambiente prima o
poi ci si aspetti che nascano degli affari. Un giorno una persona
arriva con del buon vino e lo dice a tutti: nasce interesse, se ne
parla, si valuta insieme il prodotto e infine qualcuno fa una proposta
commerciale. Al momento della stretta di mano (naturalmente
elettronica) emergono però alcuni problemi, mai considerati
prima: chi c’è dietro a quel computer? Chi
è quella persona che dice di voler comprare il mio vino? E
poi come glielo mando, via Internet? E, infine, come farò a
ricevere i soldi? Siamo sicuri che il contratto che stiamo stipulando
sarà rispettato anche in caso di problemi e di insolvenza? E
la tassazione della vendita del bene in Rete come sarà
applicata? Ogni volta che nascono nuove opportunità dobbiamo
affrontare nuovi problemi. Tuttavia, questa volta i vantaggi del
Commercio Elettronico sono troppo grandi ed evidenti per non prestarvi
un po’ di attenzione e fare almeno un tentativo per conoscere
meglio quale opportunità ci troviamo davanti. Internet non
è solo una nuova tecnologia che ci permette di fare meglio e
più velocemente le cose di prima, a costi più
contenuti e con minori perdite di tempo. Il sistema di relazioni e di
logiche commerciali che la Rete sta creando nel mondo è una
novità che va ben oltre il semplice miglioramento
quantitativo dell’esistente. Servono nuovi modi di fare
business e una grande apertura culturale per capire le occasioni che si
presentano. Con queste premesse entriamo nel vivo del nostro viaggio
cercando innanzitutto di capire cosa è il Commercio
Elettronico.
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